Il bambino e le sue relazioni

I primi anni di vita condizionano in maniera fondamentale il successivo sviluppo socio-emozionale e la qualità di vita di un bambino; in queste prime fasi, le caratteristiche individuali del bambino, le sue competenze sociali e comunicative nonché la qualità delle prime relazioni instaurate con i genitori costituiscono gli elementi basilari della crescita psicologica e relazionale dell’individuo.

I modelli di sviluppo infantile e la ricerca scientifica più recente si sono via via arricchiti approfondendo l’affermazione di Winnicott secondo cui “Il bambino piccolo non può esistere da solo, ma è fondamentale parte di una relazione”.
Prima che i bambini sappiano parlare, l’interazione tra loro e gli adulti significativi (caregiver) si esprime attraverso il contatto degli sguardi, il sorriso, le carezze, i gesti e i vocalizzi. Il contatto fisico, l’abbraccio hanno un ruolo determinante nella creazione di un legame diretto tra genitore e bambino e nella costruzione dell’interazione sociale.

Lo sviluppo armonioso di questi processi evolutivi è influenzato positivamente e sostenuto dalla formazione di relazioni precoci sensibili e responsive ai bisogni del bambino da parte dell’adulto.

Le componenti ‘regolatrici’ delle relazioni (ad es. ‘protezione’ dei bambini da stimolazioni troppo deboli o troppo forti) aiutano i bambini a rimanere tranquilli e pronti per il nuovo apprendimento: quando è nella culla o nel passeggino il bambino piccolissimo esprime con potenza i suoi bisogni di fame, freddo, di attenzione e di gioco; la costruzione, insieme a lui, delle sue prime abilità sociali rappresenta per il genitore una profonda consapevolezza e soddisfazione in merito alla propria idea di genitorialità.

Le relazioni sociali del primo anno di vita diventano fonte di grandi emozioni: bambino, mamma, papà, oggetto del mondo si combinano con gli schemi già pronti nella mente del bambino per arricchirsi sempre più nell’interazione tra oggetti e persone.